Le Scuderie Aldobrandini, già visibili nella incisione di Matheus Greuter del 1620, erano nate come struttura di servizio dell’omonima villa. Con il restauro architettonico progettato da Massimiliano Fuksas, è stato ideato uno spazio polifunzionale con originali innovazioni adeguate alla presentazione sia della collezione archeologica permanente che di mostre d’arte, laboratori didattici, spazi multimediali, auditorium. La raccolta di reperti del Museo Tuscolano, ubicato al piano terra della struttura, rappresenta una delle poche collezioni storiche della provincia di Roma. Il percorso di visita, cronologico-tematico, riferibile principalmente all’epoca repubblicana ed imperiale, si conclude nella sezione storico-artistica in cui sono esposti dieci modelli delle Ville Tuscolane, accanto a diverse e preziose incisioni antiche. Il nucleo più consistente della raccolta è caratterizzato da numerosi materiali rinvenuti a Tuscolo, compresi quelli recentemente individuati nell’area del Foro e del Teatro dalla Scuola Spagnola di Storia e Archeologia. Tra i vari reperti, si segnalano le urne cinerarie con epigrafi relative alla famiglia dei Rabirii, del IV-III secolo a. C., una statua colossale di un’Afrodite Urania, tipo Cirene, di derivazione fidiaca, databile al 50 a. C. Di grande interesse sono inoltre una statua arcaizzante di Dioniso con pantera, del II secolo d. C. ed un frammento fittile votivo con la rappresentazione di un giovinetto di epoca augustea. Nella sezione storico-artistica sono esposti dieci modelli lignei delle Ville Tuscolane e numerose incisioni e medaglie rare relative alle ville rinascimentali e a personaggi famosi come il Duca di York, vescovo della diocesi di Frascati per quasi un quarantennio.