MARINO – IL MITREO
Questo luogo di culto è stato ricavato in una preesistente cisterna d’acqua con volta a botte scavata nel peperino, lunga 29 metri, larga 3,10 e alta 3; essa è rivestita con il tipico intonaco (opus signinum o cocciopisto) recante i cordoli di raccordo agli angoli delle pareti e pavimento.
Sulla parete di fondo appare il famoso dipinto in cui Mitra taglia la gola al toro bianco. Innanzi al dipinto c’è un cippo, su cui si legge: INVICTO DEO CRESCES ACTOR ALFI SEBERI D P: “Cresces, amministratore di Alfio Severo, pose come dono al dio invitto”.
Lungo le pareti lunghe della galleria vi erano i podia per gli iniziati, forse originariamente in legno, dei quali rimangono alcune tracce sul pavimento. Sulle pareti si scorgono ancora le tracce di strutture lignee (mensole e divisori); inoltre sono ricavate piccole nicchie dove venivano poste le lucerne.
All’inizio della galleria, sulle pareti laterali, sono raffigurati i dadofori Cautes, con la fiaccola alzata, e Cautopates, con la fiaccola abbassata.
In Italia si conoscono solo tre mitrei dove la scena del mistero è dipinta: uno è il Mitreo Barberini (Roma), il secondo è il mitreo di Santa Maria Capua Vetere, il terzo è quello di Marino.
Particolarità del Mitreo di Marino, che lo distingue rispetto agli altri due esempi, è la tecnica esecutiva del dipinto realizzato ad encausto (o incausto) direttamente sull’intonaco signino della cisterna.
Al centro del dipinto, risalente al II secolo d.C., si trova Mitra, vestito all’orientale, con berretto frigio, tunica e calzoni rossi; indossa anche un mantello blu volteggiante puntinato di stelle. Guarda verso il Sole che lo illumina; dall’altra parte c’è la Luna. Sotto al Sole e alla luna ci sono due dadofori, portatori di torce, uno con la torcia alzata (Cautes, il giorno), l’altro con la torcia abbassata (Cautopates, la notte). Mitra sta sgozzando il toro bianco, mentre un cane e un serpente bevono il sangue del toro e uno scorpione morde i testicoli del toro. Dalla coda della vittima escono alcune spighe di grano, simbolo della rinascita della Terra. Ai lati della scena principale ci sono otto riquadri con le principali imprese della vita di Mitra.