L’OTTUSITA’ AL POTERE
(di Vinia Bartolozzi)
E’ in corso di stampa uno studio sulla Via Sacra che ha rivelato varie fasi costruttive, la più antica delle quali risale al VII – VI secolo avanti Cristo. E’ un tratto di strada semplicemente scavata nel banco di tufo, che affiora sotto il basolato per qualche decina di metri, che venne percorsa per mezzo millennio a partire da 2700 anni fa, prima di venire ricoperta dalla strada lastricata che poggia su di essa, alla fine del III sec. a.C. Inutile aggiungere che si tratta di un tratto di strada delicatissimo, che non dovrebbe essere percorso nemmeno a piedi! Nei pressi sono venute alla luce le famose lettere scolpite secoli dopo sui basoli, un unicum nell’immensa rete viaria romana. Lettere distribuite ininterrottamente lungo un tratto di strada di 800 metri, dal Prato Fabio fino alla vetta: la vera e propria Sacra via, quella riservata ai trionfi minori e alle cerimonie, al contrario del tratto iniziale, considerato una semplice e normale via pubblica.
In questi ultimi anni si è cercato più volte di spiegarlo alle autorità, ma si è rivelata un’impresa impossibile. E’ stato chiesto ripetutamente che la strada venisse mantenuta sempre pulita, in modo da poter leggere le iscrizioni sui basoli, e che fosse servita da pannelli didattici adeguati. Ma niente, nulla da fare. Le autorità diventano efficienti solo quando si tratta di autorizzare gare ciclistiche sul tratto di Via Sacra più delicato, addirittura competizioni nazionali che inneggiano espressamente al circuito della Via Sacra!
A pensarci bene, riflettendo su questi episodi, la conclusione è una sola: se il “cuore del Lazio”, il luogo dove nacque la civiltà latina – l’area sacra più importante per i popoli latini che per secoli venerarono Giove Laziale, il dio del Lazio appunto – è stato devastato da edifici militari, da centinaia di antenne abusive, decine di box ed edifici abusivi sorti ovunque tra una selva intricata di cavi, un motivo ci sarà…..